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BLACKMAIL (1929)
Un film di
Alfred Hitchcock
musica di
Edison Studio
Live electronics:
Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani
Commissione Società dei Concerti “B.Barattelli” - L’Aquila 2013
Blackmail
Regno Unito 1929
96 minuti B/N
Regia Alfred Hitchcock
Soggetto Charles Bennett
Sceneggiatura Benn W. Levy, Alfred Hitchcock, Michael Powell
Fotografia Jack E. Cox
Montaggio Emile de Ruelle
Scenografia Wilfred C. Arnold e Norman Arnold
Interpreti: Anny Ondra (Alice White), Sara Allgood (Mrs. White), Charles Paton (Mr. White),
John Longden (detective Frank Webber), Donald Calthrop (Tracy), Cyril Ritchard (l’artista)
Prodotto da John Maxwell per la British International Pictures; distribuzione Wardour
Presentazione del progetto “Blackmail”
Dopo aver reinventato il suono de “Gli ultimi giorni di Pompei”, de “Il gabinetto del dottor Caligari” e di “Inferno” i quattro compositori di Edison Studio,
su commissione della Società dei Concerti “B.Barattelli”, hanno composto la colonna sonora
di “Blackmail” (Il ricatto) di Alfred Hitchcock,
la cui prima esecuzione ha avuto luogo all’Aquila, il 7 aprile 2013.
Blackmail è allo stesso tempo l’ultimo film muto e, trasformato in corso d'opera dal regista, il primo sonoro inglese.
Carico di tensione e pervaso dall’angoscia crescente che assale tutti i protagonisti, il film mostra già un Hitchcock maturo.
Per la prima volta al centro della storia non c’è un innocente ingiustamente sospettato, ma il dramma interiore di una donna colpevole e del suo fidanzato
che da investigatore diviene complice per amore.
Alcune scene anticipano temi cari all’Hitchcock più noto, come l’inseguimento finale in un edificio monumentale.
Il film è anche ricordato per numerose innovazioni tecniche, come l’effetto speciale,
messo a punto due anni prima da Eugen Schüfftan per Metropolis di Fritz Lang,
impiegato da Hitchcock per ricostruire il British Museum in studio, o come il doppiaggio in presa diretta di Anny Ondra,
la protagonista di Blackmail,
di origine cecoslovacca, a cui presta la voce l’attrice inglese Joan Barry.
Accolto entusiasticamente dal pubblico e dalla critica alla prima londinese del 25 novembre 1929, Blackmail consacrò Hitchcock come il regista inglese più prestigioso.
La trama
Dopo un prologo in cui viene narrata un’operazione di polizia di Frank Webber e dei suoi colleghi di Scotland Yard, la scena si sposta in un ristorante dove Alice White,
fidanzata di Frank, si libera dell’uomo con un pretesto e segue il pittore Cyril Ritchard nel suo studio. L’artista la corteggia, ma la ragazza gli resiste
e quando lui tenta di violentarla lei lo pugnala a morte. Dopo aver cercato di cancellare le sue tracce dalla scena dell’omicidio,
Alice si aggira disorientata
per le strade buie fino all’alba. Tra gli agenti incaricati dell’indagine per il misterioso delitto c'è anche Frank che riconosce l'uomo assassinato e,
da un guanto della ragazza rinvenuto durante la perquisizione, intuisce l’accaduto. Nel negozio degli White, dove lavora anche Alice,
mentre Frank sta chiedendo spiegazioni alla fidanzata, sopraggiunge un uomo sconosciuto, Tracy, che aveva spiato Alice e il pittore entrare nella casa di lui.
Tracy è un ricattatore, che già perseguitava il pittore e ora, in possesso dell'altro guanto smarrito dalla ragazza, minaccia di ricattare lei e Frank.
Ma Scotland Yard invece è sulle piste di Tracy, anche per i suoi precedenti penali; inseguito dalla polizia,
il ricattatore entra nel British Museum e,
scalata la cupola, scivola, precipitando nel vuoto, proprio mentre Alice, per i suoi sensi di colpa, si stava recando a Scotland Yard per confessare il delitto.
Di ritorno dall’inseguimento del ricattatore sopraggiunge negli uffici di polizia Frank che trascina via la ragazza impedendole di rendere confessione.
Alice scampa alla giustizia, ma non potrà mai dimenticare la sua terribile colpa.
Il colonna sonora originale di Edison Studio
La composizione della colonna sonora originale è stata preceduta da una lunga fase di segmentazione, analisi ed interpretazione del film e delle caratterizzazioni
dei personaggi. Sono stati definiti gli ambienti sonori, i climi espressivi, i tracciati formali portanti e infine i materiali sonori che sarebbero stati impiegati per realizzarla.
La tavolozza timbrica della partitura comprende campioni strumentali e vocali,
suoni concreti e di sintesi, frammenti musicali preesistenti e, infine,
brevi citazioni da colonne sonore successive di Hitchcock, collocate come icone sonore esse stesse significanti.
La strumentazione della partitura
che eseguono i quattro compositori di Edison Studio che, come nella tradizione del “muto”, restituiscono l’emozione di un’interpretazione musicale dal vivo,
prevede computer, tastiere MIDI e campionatori,
strumenti acustici (come due violini piccoli), percussioni ed oggetti risonanti, accostando e sovrapponendo
ad un’opera filmica tecnologicamente avanzata e sperimentale per l’epoca, quanto oggi la tecnologia mette a disposizione della creazione sonora.
Esecuzioni
L'Aquila, 27 aprile 2013, Società dei Concerti "B.Barattelli"
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Inferno
un film di
Francesco Bertolini e Adolfo Padovan (1911)
musica di
Edison Studio
Live electronics
Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani
opera commissionata dal Ravenna Festival 2008
restauro a cura della Cineteca di Bologna
Orde di demoni-pipistrello armati di forche appuntite, schiere di candide anime del paradiso che galleggiano in cielo,
Paolo e Francesca che planano dall’alto volando e restano sospesi a mezz’aria, Bertrand de Born che mostra la sua
testa mozzata e infine un gigantesco Lucifero-Mangiafuoco che divora cadaveri diafani e trasparenti.
Non hanno certo risparmiato sugli effetti speciali Adolfo Padovan e Francesco Bertolini, ossia i due registi-pionieri
che nel 1911 hanno realizzato Inferno, il primo, autentico lungometraggio della storia del cinema italiano.
Un kolossal senza precedenti basato sul testo della prima cantica della Divina Commedia e sulle celebri
incisioni dantesche di Gustav Dorè: 3 anni di riprese, 150 tra attori e comparse, 100 scene, 71 minuti di durata,
300.000 lire di investimento e una campagna pubblicitaria durata più di un anno. In più: una distribuzione davvero
internazionale che tocca l’Europa e gli Stati Uniti dove il film incassa la bellezza di 2 milioni di dollari.
Dopo aver reinventato il suono de Gli ultimi giorni di Pompei e Il gabinetto del dottor Caligari le quattro anime sonore
di Edison Studio hanno creato la colonna sonora "ideale"
del film più visionario del cinema muto italiano.
Esecuzioni
Ravenna, 5 luglio 2008, Ravenna Festival,
Rocca Brancaleone
Roma, 15 dicembre 2008, Parco della Musica,
una collaborazione 45° Festival Nuova Consonanza -
Contemporanea Musica per Roma
L’Aquila, 16 dicembre 2008, Stagione Società dei Concerti "B.Barattelli",
Cinema Massimo
Longiano, 18 aprile 2009, Stagione Teatro Petrella
Roma, 3,4,5 gennaio 2010,
Museo Centrale Montemartini -
Montemartini:
Corpo-Inferno-Energia
Catania, 30 novembre 2010, Centro di Culture Contemporanee “ZO” - Stagione della Associazione Musicale Etnea
Barcelona, 27 aprile 2011, CCCB - Zeppelin Festival
Bologna, 26 giugno 2011, Festival della Cineteca di Bologna "L'immagine Ritrovata", Cinema Arlecchino
Firenze, 10 agosto 2011, Le Murate
Roma, 14 aprile 2012, Premio A.I.T.S., Villa Medici, proiezione del DVD
Tarquinia, 1 settembre 2012, Palazzo Vitelleschi
Mosca (Russia), 10 novembre 2012, Moscow Autumn International Festival for Contemporary Musi, Big hall of the Composer's Union
Mosca (Russia), 11 novembre 2012, Cinema-lounge DOME, Red October
Recensione del DVD Inferno >>>
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DAS
CABINET DES DR. CALIGARI
sceneggiatura
di Carl Mayer e Hans Janowitz
scenografie di Hermann Warm, Walter Reimann, Walter
Rohrig
Regia di Robert Wiene
Decla Film - Berlino, 1919
Live computer soundtrack di Edison Studio
- Roma
Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi,
Alessandro Cipriani
Durata:
84'
Produzione Edison Studio 2003
con
il contributo dell'International Computer Music Conference, dell'Istituto Italiano di Cultura di
Singapore,
del Goethe Institut - Rom e della Cineteca Nazionale di Bologna
Master digitale tratto dalla versione restaurata
da Cineteca di Bologna
in collaborazione con Munchener Filmmuseum - Cinémathèque
Royale de Belgique
One
of the true musical highlights of the conference was the world premiere
performance by the Edison Studio of a soundtrack to the German horror
film "Das Cabinet des Dr. Caligari" directed by Robert
Wiene. A visually stunning film with powerful expressionist imagery,
the music composed and performed by Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello
Ciardi, Alessandro Cipriani and Mauro Cardi provided a compelling
accompaniment to this silent classic.
Richly layered and aggressively beautiful, this is truly a marvelous
and masterly piece of work.
David
Kim-Boyle - Computer Music Journal
volume 28 number 2 Summer 2004 - MIT Press |
Esecuzioni
International Computer Music Conference - ICMC 2003,
Singapore 2 ottobre 2003
Roma, Goethe-Institut Rom, 15 dicembre 2003
Malmoe, Svezia, "Eletrisk 04", 8 maggio
2004
Catania, 1 ottobre 2004, Auditorium Zo, Ass.Mus.Etnea
Cremona, 18 novembre 2004, Musica Insieme Cremona
Los Angeles, California, U.S.A., 22 novembre 2005
- "Scream 2005" - Redcat (Ry and Edna Disney/CalArts
Theater) in Disney Concert Hall
Bourges (Francia), 2 Giugno 2006, Festival Synthèse
2006, Maison de la Culture, Petit Thèatre
Lipsia, 4 Dicembre 2006, Teatro dell'Opera, Kellertheater,
Eine Frage (nach) der Geste
Trieste, 10 febbraio 2007, Teatro Miela, AllEstdellEden,
rassegna di artigianato musicale europeo
L'Aquila, 27 marzo 2007, Cinema Massimo, Società
Aquilana dei Concerti "B.Barattelli"
Budapest, 6 settembre 2007, Museo di Belle Arti,
Sonor’Art, Manifestazione finale della mostra
“Viaggio nell’Arte Italiana”
Trieste, 16 aprile 2008,Teatro Miela, FEST
(Fiera dell'Editoria Scientifica di Trieste)
Roma, 12 novembre 2008, Università di Tor Vergata,
Auditorium Ennio Morricone,
Convegno Internazionale di Studi sulle componenti sonore
Ferrara,14 maggio 2010, festival miXXer, Ridotto del Teatro Comunale
Roma, 21 gennaio 2012, SpazioNovecento, Artmediamix (ore 21, replica ore 23)
Leicester (UK) DMU University 2 Febbraio 2011
Bologna, Piazza Maggiore 2 luglio 2012
Cividale del Friuli, 20 luglio 2012, Mittelfest
Perugia, 2 maggio 2013, "Segnali", Conservatorio di Perugia
Latina, 27 maggio 2013, "Le forme del suono", Conservatorio di Latina
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Nel piccolo villaggio di Hostenwall, l'ipnotizzatore da baraccone
Dr. Caligari (Werner Krauss) presenta al pubblico di una fiera Cesare
(Conrad Veidt), un sonnambulo magicamente risvegliato dopo un sonno
durato 23 anni. Al calare del buio, silenziosamente, vestito in una
tuta nera e con il volto cereo, Cesare terrorizza il villaggio uccidendo
diverse persone per ordine del Dottore. Lo studente Franz (Friedrich
Feher), insospettito dopo l'assassinio del suo amico Alan, scoprirà
che il pazzo Dr. Caligari è in realtà il direttore del
manicomio. Il finale riserva un inaspettato colpo di scena che ribalta
la situazione...
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Capolavoro
del cinema espressionista e primo cult-movie della storia del cinema,
Das Cabinet des Dr.Caligari si rifà alle esperienze sperimentali
più avanzate condotte all'inizio del secolo passato in campo
letterario ed artistico. Fortemente intriso di un pensiero che denuncia
le sofferenze di
una condizione umana illusoriamente libera, sempre in bilico tra
verità e finzione, il film di Wiene appare anche carico di
sorprendenti premonizioni storiche. |
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Dopo
oltre ottant'anni la composizione della colonna sonora elettroacustica
di Edison Studio ci restituisce un film rideterminato espressivamente.
La composizione, commissionata dall'International Computer Music
Conference (Singapore 2003), è stata preceduta da una lunga
fase di analisi ed interpretazione del film, durante la quale sono
stati definiti i climi espressivi, i percorsi formali e i materiali
sonori che costituiscono la tavolozza timbrica della partitura:
campioni strumentali e vocali, frammenti musicali preesistenti,
suoni concreti e sintetici. La strumentazione prevede computer,
tastiere MIDI connesse a campionatori, strumenti a percussione ed
oggetti risonanti. L'intervento in tempo reale, come e oltre la
tradizione del "muto", restituisce l'emozione di una invenzione
dal vivo non solo di musiche ma anche di ambienti sonori e linguaggio
verbale che si sciolgono essi stessi in musica, e consente di sviluppare
in modo flessibile e dinamico le intricate relazioni esistenti tra
il materiale sonoro e il mondo espressivo e simbolico dei luoghi
e dei personaggi. |
Edison
Studio in una tesi dell'Università di Udine:
Cristiano
Biz
Sonorizzazioni e e post-sonorizzazioni nelle edizioni e riedizioni
del film
"Das Cabinet des Dr. Caligari"
ilmagodiquoz@yahoo.it
Università
di Udine
Facoltà di Lettere e Filosofia - Corso di Laurea DAMS
Relatore: Dott. Roberto Calabretto
Correlatore: Dott. Simone Venturini
Anno Accademico 2004 - 2005
clicca qui per scaricare
la tesi di laurea |
GLI ULTIMI GIORNI DI POMPEI
Regia di Eleuterio Ridolfi
Ambrosio Film, 1913
Live
computer soundtrack di Edison Studio
Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani
Durata: 56'
Co-Produzione: Edison Studio 2001 - Fondazione MM&T Milano
Master digitale tratto dalla copia
della Cineteca del Friuli
Esecuzioni
Milano, 16 novembre 2001, Palazzina Liberty, Festival
"Senza parole"
Roma, 9 dicembre 2001, Goethe Institut, Edison Studio
Incontri, Festival "Progetto Musica"
Gotebörg, 18 settembre 2002, ICMC 2002 - opera
selezionata nella sezione Videos for Cinema Screening
Bolzano, "Rimusicazioni", 4 ottobre 2003
Iowa City, 28 ottobre 2003 - University of Iowa -
Clapp Recital Hall
UMKC Conservatory of Music Kansas City, MO, 31 Ottobre
2003
Roma, 21 giugno 2005, Festa della Musica
Roma, 1 aprile 2006, Festival Sensoralia- Fondazione
RomaEuropa, Teatro Palladium
Ercolano, 17 luglio 2006, Villa Ruggiero, Festival
delle Ville Vesuviane
Messina, 28 gennaio 2007, Teatro Savio, Istituzione
Filarmonica Laudamo
Catania, 30 gennaio 2007, Centro di Culture Contemporanee
“ZO, Associazione Musicale Etnea
Padova, 07 maggio 2008, Sala MPX, "L'arte di
filmare la musica", Amici della musica di Padova
Amori,
filtri magici, vendette, cupe passioni. E nel finale l'eruzione del
Vesuvio che nel 79 d.C. distrusse Pompei. Una trama intricata per
un film che segnò l'inizio di un genere con effetti speciali,
complesse ed accurate scene di massa che furono decisive nel garantire
successo in tutto il mondo a quella che il "Moving Pictures World"
definì "una delle più belle storie di ogni tempo
e Paese". Mauro
Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani,
alle prese con questo colossal muto del '13, utilizzando le nuove
tecnologie in tempo reale e differito hanno scritto una colonna sonora
su più livelli: suoni simbolici, piani sonori complessi, dialoghi
in lingue "improbabili", riferimenti non naturalistici. |
|
Il
lavoro di composizione delle musiche è stato condotto a più
mani, sperimentando procedimenti raramente praticati nell'ambiente
entro cui si muove la "nuova musica". La composizione
vera e propria è stata preceduta da una fase di studio e
di segmentazione dell'opera di Ridolfi e di discussione sulla natura
e modalità del lavoro da realizzare.
I percorsi sonori e le dinamiche formali, come pure le scelte estetiche,
prima ancora che tecniche, sono frutto di un'elaborazione comune
affinatasi nel corso dell'opera. La relazione con la drammaturgia
de "Gli ultimi giorni di Pompei" è ispirata da
una ricerca di sincronie come a volte, invece, di contrasti o vere
e proprie forzature semantiche o linguistiche. |
La
musica de "Gli ultimi giorni di Pompei" si articola su più
livelli, dallo "sfondo", costituito dall'ambiente sonoro
delle scene del film, fino alle "figure" in primo piano,
rappresentazione non realistica dei dialoghi; ma già dall'interazione
dinamica sfondo-figura si fanno strada significanze ben più
complesse, di pertinenza più propriamente musicale.
Per alcuni di questi livelli è stata scelta la strada dell'intervento
in tempo reale per raggiungere quella sincronizzazione altrimenti
impossibile, oltre che per conservare l'emozione di una interpretazione
dal vivo delle musiche, come nella tradizione del "muto". |
"Gli
ultimi giorni di Pompei" reinterpretato da Edison Studio in un racconto
di Antonella Cilento
"
[...] Dal capolavoro di Bulwer Lytton, si legge nel primo quadro.
E poi Pompei e le sue strade prendono vita e si rianimano di suoni,
il mormorio elettronico, il brusio gorgogliante che dai computer degli
Edison restituisce realtà al film. Voci senza parole, suoni
per le emozioni di ogni personaggio, gorgoglìi acquosi per
una pozione d’amore in realtà venefica, il dramma e la
comicità, anche involontaria degli attori paludati e imparruccati
che in peplo rivivono una Pompei di cartone, piena di donne svenevoli
e di scene neoclassiche e art pompière. La strega che abita
sul Vesuvio ricorda per un attimo Amelia (la strega che ammalia) e
le arene coi gladiatori risuonano della vittoria dello scudetto della
Roma, trombe incluse. E’ un lavoro incantevole, questo di sonorizzare
un film dando anima alle cose morte e suono a ciò che non può
essere doppiato o commentato, un’idea geniale.
La cieca Nidia, che attraversa la scena oscillante, come una sonnambula
o una mummia, l’occhio riverso, l’andamento incerto, colpisce
Ida e la spaventa. Dell’eruzione, anche qui, fino a quando non
si verifica, nessuno ha alcun sospetto. E quando il fumo sale e tutto
brucia, Nidia porta in salvo l’uomo che ama, ma che deve cedere
a un’altra, e li lascia fuggire in nave (eccola, la salvezza
per le acque che in realtà non ci fu: ma Bulwer Lytton non
sapeva che ottant’anni dopo gli scheletri dei rifugiati nel
porto di Ercolano sarebbero stati ritrovati, i denti esplosi dal calore,
il sangue bollito, anime che non avrebbero mai preso il largo) mentre
lei, romantica eroina, si suicida in mare. [...] "
da "Storie e luoghi", racconti di Antonella
Cilento - Il Mattino agosto 2006 |
EDISONSTUDIO
- VIDEO
Quattro video d'autore su musiche di:
Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani
Durata: 1 ora circa
Produzione: Edison Studio 2000-2002
Programma
"Still Blue (Homage to Derek Jarman)" (1998-2000)
Video: Alessandro Cipriani, Silvia Di Domenico, Giulio Latini; Musica:
Alessandro Cipriani
"Games IV" (2000)
Video: Silvia Di Domenico e Giulio Latini; Musica: Fabio Cifariello Ciardi
"Altrove con il suo nome" (2001-2007)
Video: Silvia Di Domenico e Giulio Latini; Testi: Pasquale Panella; Musica:
Mauro Cardi
"Tupac Amaru" (2007)
Video: di Giulio Latini; da un poema di Gianni Toti; Musica: Luigi Ceccarelli
Esecuzioni
Texas, 11 novembre 2002, Merrill Ellis Intermedia Theater, CEMI, University
of North Texas
Bourges,
9 giugno 2003 - "Synthèse 2003",
33e Festival International des Musiques et Créations Electroniques
Firenze, 25 maggio 2005 - Ximmagine, staz.Leopolda, Tempo
Reale
Roma, 8 novembre 2006, Federazione Cemat, Goethe Institut
Birmingham, 23 ottobre 2007, Recital Hall ore 15
Rimini, 27 settembre 2008, Velvet Factory,
59.a Sacra Musicale Malatestiana
Roma, 19-21 dicembre 2008,
INVENZIONI,
Ex Mattatoio - Sala Concerti SPMT
"Still
Blue (Homage to Derek Jarman)"
Still Blue dedicato alla memoria di Derek Jarman, è in fondo
la materializzazione di immagini interiori nate a contatto con il
suo film Blue. La luce del video ha riflessi azzurri... un lento
movimento di acqua... un corpo in un giardino subacqueo... la trasparenza,
i volumi, la memoria, il perdersi dell'occhio dentro il blue dell'acqua...
Visione, suono, memoria... morte e memoria del corpo ... attraverso
il blue dell'acqua, dove lo sguardo nel perdersi si ritrova... |
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"Games IV"
In "Games" non è tanto il gioco come piacere ad
essere esplorato, ma piuttosto il gioco come interazione, come un
confronto che si trasforma spesso in un conflitto fatto di contatti
e di fughe, di parziali vittorie in ambienti virtualmente diversi.
Il contrabbasso è il "giocatore", l'immaginario
protagonista di un surreale "audio game".
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"Altrove con il suo nome"
Un continuum incalzante, vorticoso, un fiume in piena di parole
come carri di sfilata, un corso che si vorrebbe inesauribile: le
parole di Pasquale Panella, costituiscono l'ispirazione ed il materiale
della musica di Mauro Cardi. Musica che slittando nei percorsi sconosciuti
di uno spazio labirintico avvolge e attraversa i delicati lineamenti
di una donna affascinante e sensuale che tenta di sottrarsi ad uno
sguardo costantemente interrogante. L'espressività dei suoi
movimenti, la reiterazione dei suoi gesti, l'indefinibilità
seducente dei suoi occhi, materializzano, in un sottile crescendo,
una pulsante tensione tra visibile e invisibile. Lo sguardo interrogante
è costretto infine alla resa, lasciando vivo il radicale
mistero di un corpo, di un nome, di un'identità, perennemente
altrove.
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"Tupac Amaru" - la Deconquista, il Pachacuti
Lo
spazio e il tempo entro cui si svolge l’azione del testo di
Gianni Toti sono lunghi cinquecento anni. Dall’epopea del
principe Inca Tupac Amaru, che sollevò gli indios contro
i conquistadores nove anni prima della Rivoluzione Francese, fino
al recente sequestro all’ambasciata giapponese, conclusosi
con l'efferato sterminio dei guerriglieri Tupac Amaru operato dal
presidente del Perù Fujimori. Una vicenda epica a tinte forti
in cui si fondono e si confondono passato e presente uniti nella
leggenda della liberazione dei popoli dell’America Latina
dai conquistadores di tutti i tempi. Tupac Amaru vuole dimostrare
come la forza espressiva della musica di oggi possa plasmare la
parola e dotarla di una carica emozionale che rafforzi ulteriormente
il significato letterario di origine. Come, egualmente, si promuove
nel tessuto costitutivo dispiegato dall’immagine. Un’immagine,
sottratta ad ogni realismo mimetico- descrittivo, che articola nel
conflitto continuo delle forme astratte un’apertura ed un’amplificazione
al senso e al ritmo dischiuso potentemente dalla lingua poetica
del testo. |
Mahamad
Ghavi Helm
- EdisonStudio
in concerto
Percussioni persiane
ed elettronica
Mahamad Ghavi-Helm, zarb, daf, voce e percussioni
Musica di
Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi, Alessandro Cipriani
Edison Studio, live electronics e regia del suono
Gianfranco Lucchino, space and light design
Durata: 1 ora circa
Produzione: Edison Studio 1997-2002
Programma
Alessandro Cipriani, "Bi Ma (Devoid of Self)" (2002),
per percussioni, voce ed elettronica
Mauro Cardi, "Alba" (2002), per zarb ed elettronica
Fabio Cifariello Ciardi, "Altri Passaggi" (2001), per
due zarb, due daf ed elettronica
Luigi Ceccarelli, "De Zarb à Daf" (1997), per
zarb e daf ed elettronica
Esecuzioni:
Roma, 21 novembre 2002, Sala Casella, "Crossings", Edison Studio
Incontri, Festival "Progetto Musica"
Crossings è l'incontro tra il percussionista persiano Mahamad Ghavi-Helm
e i compositori di Edison Studio.
Nato nel 1951 a Téhéran Mahamad Ghavi-Helm si è formato
al Conservatorio Superiore di Téhéran e si è poi
perfezionato in Francia con Sylvio Gualda. Accanto alla attività
di solista tiene seminari sull'arte dell'improvvisazione nella percussione
iraniana e insegna percussione occidentale nei Conservatori di Palaiseau
e di Bourges. Ghavi-Helm ha suonato con molti dei maggiori Maestri e musicisti
dell'Iran. Le sue incisioni e le sue esibizioni lo hanno portato in Europa,
Asia e America.
Dall'incontro di Mahamad Ghavi-Helm con Edison Studio è nato uno
spettacolo in cui oriente e occidente si fondono con una musica che attraversa
trasversalmente la tradizione musicale iraniana, la nuova tecnologia,
la musica d'oggi.
Quattro i brani in programma. In "Bi Ma" di Alessandro Cipriani
un uomo è circondato da metalli tintinnanti di piatti e campane...
li suona senza guardare, e si riempie di suono. In "Alba" di
Mauro Cardi un moto circolare pervade la partitura: percorsi interiori,
alla ricerca di sé. "Altri Passaggi" di Fabio Cifariello
Ciardi è per l'autore una iniziazione al mistero del tamburo, ponte
fra il cielo e la terra, madre di tutte le cose. "De Zarb à
Daf" di Luigi Ceccarelli vuole essere un omaggio al maestro Téhèrani,
innovatore della tecnica dello Zarb e un ponte ideale tra la millenaria
tecnica manuale e la tecnologia digitale.
Le installazioni sonore, il live electronics e la regia del suono sono
ideati dall'Edison Studio.
Lo spazio e le luci sono curate da Gianfranco Lucchino.
Quattro Quartetti
Quattro
quartetti d'archi con elaborazione elettronica dal vivo
Quartetto d'archi "Bernini"
Edison Studio, live electronics e regia del suono
Durata: 1 ora circa
Produzione: Edison Studio 1999-2003
Programma
"Quadro" (1994) di Alessandro Cipriani
"Luce - Ombra" (1995) di Luigi Ceccarelli
in preparazione: quartetti d'archi di Mauro Cardi e di Fabio Cifariello
Ciardi
Prima esecuzione (parziale):
Roma, 13 dicembre 1999, Sala Uno, Edison Studio Incontri, Festival "Progetto
Musica"
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Il
quartetto d'archi e le possibilità fornite dalle nuove tecnologie:
due straordinarie risorse per un compositore ed insieme un senso di
sfida nell'affrontare, coniugandola con l'elaborazione elettronica,
una delle formazioni più prestigiose, archetipiche della grande
tradizione della musica occidentale. E il senso di sfida implica stretta
collaborazione e sintonia con gli interpreti per sperimentare insieme
tecniche e mezzi espressivi a cui l'interazione quartetto-elettronica
può pervenire.
Il progetto "Quattro Quartetti" nasce infatti con uno dei
più affermati giovani quartetti italiani, il Quartetto "Bernini",
con cui i compositori di Edison Studio, anche singolarmente, da tempo
collaborano.
Fondato a Roma, il Quartetto Bernini è composto da musicisti
formati nelle più prestigiose accademie: Vienna, Lussemburgo,
Parigi, Ginevra, Osaka, Roma. Il Quartetto ha studiato con Pietro
Farulli e seguito masterclass dei Quartetti Melos, Amadeus, Berg,
Tokyo e La Salle.
Nel 1998 è stato nominato Quartetto in residenza all'Accademia
Filarmonica Romana ed Ennio Morricone gli ha conferito il "Premio
Michelangelo 1999" per particolari meriti artistici. Il Quartetto
Bernini ha effettuato tournée in America, Europa e Medio Oriente;
ha eseguito varie prime esecuzioni assolute di musica contemporanea
e si è esibito nelle più prestigiose stagioni concertistiche,
anche al fianco di concertisti di fama internazionale, come il Quartetto
Auer, Paul Cortese e Jun Kanno. Il Quartetto Bernini ha recentemente
inciso "L'Arte della fuga" di J.S.Bach.
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"Luce
- Ombra" di Luigi Ceccarelli, per quartetto d'archi e nastro
magnetico. Inizialmente scritto per lo spettacolo di danza "Anihccam",
realizzato nel 1989 con la coreografa Lucia Latour, riprende il concetto
della macchina futurista, riportata ai nostri giorni e concepita come
un rigoroso ed inesorabile meccanismo ad orologeria che comanda il
quartetto d'archi.
"Quadro" di Alessandro Cipriani, per quartetto d'archi
e elettronica. Accogliere e ripensare in una stessa forma scritture
per quartetto diverse fra loro, come fossero oggetti-essenze, utilizzando
il nastro come loro ombra-trasfigurazione od oggetto "altro"
come una piccola avventura nel mondo del quartetto attraverso quegli
oggetti. La forma del pezzo nasce dai materiali e dalla concentrazione
sul rapporto armonicità-inarmonicità dei suoni. Essi
trascolorano l'uno nell'altro senza strategie di sviluppo.
Nel 2005 ai due quartetti di Cipriani e Ceccarelli si affiancheranno
due nuovi lavori, il "Quartetto n°2" di Cardi
e una nuova opera di Cifariello Ciardi. |
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